Don Bosco: il grande sogno
A soli 9 anni, Giovanni ebbe il primo, grande sogno che segnò tutta la sua vita.
Vide una moltitudine di fanciulli poverissimi che giocavano e bestemmiavano in un cortile.
Un Uomo maestoso gli disse: “Con la mansuetudine e la carità dovrai conquistare questi tuoi amici”, e una Donna altrettanto maestosa aggiunse: “Renditi umile, forte e robusto. A suo tempo tutto comprenderai”.
Gli anni che seguirono furono orientati da quel sogno che lo condusse a studiare, a diventare prete e realizzare un progetto di vita fortemente unitario: il servizio ai giovani.
Lo realizzò con fermezza e costanza, fra ostacoli e fatiche, con la sensibilità di un cuore generoso. “Non diede passo, non pronunciò parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventù… Realmente non ebbe a cuore altro che le anime! (Don Rua, il suo primo successore)
I Salesiani Don Bosco
Siamo Salesiani di Don Bosco (SDB), una congregazione di sacerdoti e fratelli laici, consacrati con voti semplici (di obbedienza, castità e povertà), impegnati nell’educazione e nella formazione dei giovani, particolarmente dei “più poveri e abbandonati”. Il nostro obiettivo, sulle orme di Don Bosco, è di formare «buoni cristiani e onesti cittadini», attraverso oratori, scuole, centri professionali e altri ambienti reali e virtuali.
Lo stile educativo che ci caratterizza è denominato «sistema preventivo» che ha come capisaldi l’amorevolezza, la ragione e la religione. Siamo, infatti, convinti che è meglio prevenire, anziché reprimere, è meglio evitare occasioni per fare il male che infliggere sanzioni per il male già commesso. A partire dall’esperienza originaria e originale dell’Oratorio di Valdocco per la gioventù operaia e urbana torinese, i SDB si sono impegnati a costruire un’estesa rete di istituzioni educative che ha avuto rapida diffusione mondiale, dapprima in Francia e in America Latina (1875), poi dall’Asia all’Africa in altre terre di missione. In Sicilia i primi salesiani sono arrivati nel 1879. La piattaforma comune di tutti gli organismi e strutture operanti nell’Opera salesiana “San Francesco di Sales” è costituita dalla Comunità Educativo-Pastorale (CEP) che ha il suo nucleo animatore nel Consiglio della CEP stessa. Oltre a costituire il soggetto ultimo dell’azione educativa e pastorale, addita le grandi linee progettuali dell’opera, programma e realizza l’attuazione dei momenti comuni, ne verifica gli esiti formativi negli adulti e quelli educativi in ragazzi e giovani.
Il nostro credo educativo
Crediamo in un ambiente propositivo fatto di relazioni autentiche e familiari, humus ottimale per promuovere energie e risvegliare risorse di bene nella Chiesa e nella Società civile.
Crediamo che in ogni «in ogni giovane anche il più disgraziato c’è un punto accessibile al bene» e che occorre far leva su di esso per trarre profitto a partire da «questa corda sensibile del cuore» (MB V, 367).
Crediamo nell’educazione e nell’evangelizzazione dei giovani, come opportunità preziosa e insostituibile per farli crescere e maturare interamente e integralmente.
Crediamo in Dio che si è fatto prossimo ad ogni uomo nel suo Figlio Gesù e cerchiamo di testimoniare con la nostra vita quotidiana la sua passione per l’uomo, come «segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani» (Cost. SDB, 2).
Crediamo nello Spirito, luce dell’uomo e forza del cosmo, che ha suscitato Don Bosco e che continua a ravvivare il suo carisma, moltiplicando forme sempre nuove di realizzazione e di esperienze profetiche nel mondo.
Crediamo, come Don Bosco, nella forza rigenerante dei sacramenti dell’eucaristia e della riconciliazione e nella presenza materna e sicura di Maria Ausiliatrice.
Crediamo nella Chiesa, nel Papa e nei vescovi, con l’intento di voler sempre essere ed operare in comunione con essi, per l’avvento del Regno di Dio.
Insieme a salesiani cooperatori, exallievi, insegnanti, educatori e animatori e genitori, formiamo una “comunità educativa” per i ragazzi e i giovani. Assumendo uno stile distaccato e formale, stiamo loro “accanto”, disponibili e accoglienti; partecipiamo ai loro momenti di vita, di divertimento e di studio, di preghiera e di lavoro.
Ci facciamo carico dei loro problemi, «maestri in cattedra e fratelli in cortile» – come voleva Don Bosco.
Nella comunità educativa entrano con pari dignità e nel rispetto delle vocazioni, dei ruoli e delle specifiche competenze, quanti uniti dal patto educativo sono coinvolti a diversi livelli nei vari organismi e nelle strutture di partecipazione.
In particolare
- per la comunità salesiana: consiglio della comunità, assemblea dei confratelli;
- per la scuola: Consiglio d’Istituto, Collegio dei Docenti, Consigli di classe, Assemblee dei Docenti e dei Genitori, Assemblea di classe, Consulta dei rappresentanti degli studenti;
- per l’Oratorio – Centro giovanile: Consiglio oratoriano;